Cuculi di Pasqua

Ingredienti
q.b di farina 00 (circa 900 g)
6 uova grandi
250 g di zucchero
250 g di burro ammorbidito
250 ml di latte
buccia grattugiata di 1 limone
2 bustina/e di lievito Paneangeli
4 uova per guarnire
1 uovo per spennellare
Preparazione
Questi sono dolci pasquali tipici che prendono nomi diversi a seconda delle diverse zone della Calabria, vengono chiamati anche cuzzupe, pupi, ninni, cuddrura. A Cosenza, si chiamano cuculi e nella forma ricordano un neonato in fasce; l’uovo simboleggia risurrezione dalla morte e fertilità. Vi invito a provarli e ad inzuppare a colazione una fetta di cuculo nel latte: sentirete che bontà!
In una terrina setacciare la farina con il lievito, formare una cavità al centro, unire lo zucchero, le uova, il burro ammorbidito per pochi secondi nel microonde (o lavorato a crema con una spatola), il latte e la buccia di limone grattugiata. Impastare fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica, se necessario aggiungere altra farina, ma l’impasto deve rimanere comunque molto morbido.
Dividere l’impasto in quattro parti e stendere ciascuna a formare un lungo cilindro, piegare a metà per formare una ‘U’ rovesciata, mettere al centro un uovo e intrecciare le due estremità a formare un cordone, senza però stringere troppo perché in cottura l’impasto aumenterà di volume. Con due piccoli rotolini di pasta formare una croce sul guscio dell’uovo, poi spennellare con l’uovo sbattuto e infornare a 180° per circa 25 minuti. Si mantengono morbidi per diversi giorni avvolti nella pellicola per alimenti o nell’allumini